Le nicchie per statue religiose si presentano in diverse forme, dimensioni e finiture, possono reggersi autonomamente, adagiate su una base o incastonate in muri o pareti, ma tutte condividono una bellezza unica e una profonda spiritualità andando in molti casi a ricreare i tratti rocciosi di luoghi sacri di apparizioni o santuari. I materiali utilizzati, sovente il marmo o la pietra, come pure il legno, conferiscono un’aura di sacralità e solennità. Al tatto, le nicchie trasmettono un senso di sicurezza, pace e serenità, mentre le statue al loro interno ci guidano verso una preghiera più profonda e sincera, complice la sensazione di un mini santuario più “privato” che contribuiscono a realizzare.
Utilizzare nicchie per statue religiose offre numerosi vantaggi, prima di tutto protegge la statua sacra dalle intemperie e dagli urti accidentali, diminuendo così il rischio di danneggiamento, in secondo luogo ne attira l’attenzione facilitandone l’esposizione e l’interesse per l’occasione della preghiera. Possiamo dire che dove c’è una nicchia c’è un luogo di meditazione e contemplazione, che aumenta la possibilità di entrare in intima comunione con Dio godendo ed apprezzando le meraviglie della natura, come nel caso di esposizione esterna della statua nella nicchia.
L’uso delle nicchie per statue religiose risale ai primi secoli del cristianesimo, quando i fedeli iniziavano a creare spazi sacri nelle loro case per pregare e meditare. Nel corso dei secoli, santi e figure religiose hanno sottolineato l’importanza di avere un luogo dedicato alla preghiera e alla contemplazione. San Francesco d’Assisi, ad esempio, ha fondato l’Ordine Francescano dedicando particolare attenzione alla creazione di luoghi di preghiera e alla venerazione delle immagini sacre, sottolineando l’importanza di avere un angolo di devozione in ogni casa.
sacrarte.it a cura di
Vincenzo Mastrolonardo
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